“and so on and so on” (cit)

di Mixtales

Postato dai Wu Ming sul loro sito (http://www.wumingfoundation.com), questo video della RSA Animate, come al solito fenomenale, è un ulteriore supporto e commento alla controversia scattata sabato su Twitter a proposito del #BancoAlimentare (se non ne sapete nulla ecco lo storify di Filippo Cioni).
Da quel botta e risposta è venuto fuori di tutto e non credo sia molto utile cercare di riassumerlo.
Anzi. Ci sarebbe bisogno di dilungarsi, di avere più spazio, di analizzare meglio, ed è quello che i Wu Ming prontamente hanno fatto.

“Detto questo credo che la vicenda dimostri anche alcuni limiti del mezzo, ovvero Twitter. La nostra presa di posizione iniziale si prestava bene al formato dei 140 caratteri. Tutto il resto, molto meno. Tant’è vero che abbiamo avuto bisogno di fare un post qui su Giap, ci sono stati storify e contro-storify. Solo che quando la valanga parte, fai fatica a dire: “fermiamoci qui, così non si ragiona. Dateci qualche ora e buttiamo giù venti righe di argomentazione con spazio per i commenti.” Wu Ming 2

Twitter è un mezzo limitante, è vero. Quei 140 caratteri sono pochi per esprimere anche il concetto più semplice e presta bene il fianco alle critiche che leonardo ha espresso qui.
Tuttavia sono convinta che il problema sia tutto nel modo in cui viene usato, soprattutto quando si cerca di fare cose che non sono state pensate per un mezzo simile. Con twitter l’utente sceglie di fare emergere qualcosa, sceglie un link, un’immagine, o una frase che rimanda ad altro. È quell’ altro l’importante, non il tweet in sè. Come dice leonardo, è un segnale morse. Io però non credo che questo sia necessariamente un male. Come al solito dipende tutta da quello che si vuole comunicare; dipende se dietro quel bip, o tweet, ci sia veramente qualcosa o no. Magari è solo una pernacchia.
Credo che nella diatriba sulla colletta alimentare l’errore sia sorto quando qualcuno ha cominciato a usare il mezzo come se stesse commentando un post, peccato che i due tweet scatentanti del putiferio non lo fossero. Nè erano un invito al boicottaggio, ma lì si è trattato proprio di un grave errore di lettura del testo, un testo di 140 caratteri (!).
Il post hanno poi deciso di scriverlo davvero: le parole di Zizek e la lettura dei commenti, lo dico senza piaggeria, sono state veramente illuminanti su questo dibattito che trovo decisamente costruttivo, non inutile e ozioso, come è stato invece definito da qualcuno.
Se i vari “cronisti del sud” cominciassero ad andare un po’ oltre le 140 battute del mezzo, forse se ne accorgerebbero anche loro.